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Ricette Secondi

Gulash veg di soia, al profumo di cipolla.

Nella tradizione ungherese il gulash è un piatto tipico a base di carne, cipolle e paprika che col tempo si è diffuso in tutta l’Europa centro-orientale.
Per lasciare in pace i bovini, nelle loro belle campagne, al pascolo verde della natura, ho creato questa ricetta con la certezza che la soia sia un ottimo sostituto della carne, e che questa gustosa zuppa sia ugualmente nutriente e saporita.

Difficoltà: °°

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 tazza di brodo vegetale
  • 10 bistecchine di soia
  • 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 3 cipolle
  • 3 carote
  • Sedano
  • 600 g di pelati
  • 2 cucchiai di paprika affumicata
  • 1 cucchiaino di cumino
  • 4 patate
  • Sale e prezzemolo

Preparazione

Per prima cosa lessiamo le patate, precedentemente pelate e tagliate in quattro parti, insieme alle carote e al sedano. Bolliamo le bistecchine di soia  in acqua salata per 10 minuti. Dopo di che le scoliamo e le strizziamo per rimuovere l’eccesso di acqua. In una pentola mettiamo l’olio extra vergine di oliva e le cipolle tagliate abbastanza grossolanamente, e soffriggiamo per 1-2 minuti, quindi aggiungiamo la soia e quando quest’ultima è ben rosolata, uniamo le patate, i pomodori pelati tritati, carote e sedano, il cumino, la paprika, il sale e il prezzemolo. Mescoliamo con un po’ di brodo vegetale in modo che il sugo rimanga denso e cremoso. Facciamo poi cuocere su fuoco basso per 40-50 minuti finchè le patate sono tenere.

Fotogallery del piatto:

Ed il nostro gulash veg è pronto. Ma prima, nell’attesa di far freddare un po’ la nostra bollente minestra, leggiamo la magnifica ode che Pablo Neruda, dedicava alla cipolla, protagonista di questo delizioso piatto.

Ode alla cipolla

Cipolla,
luminosa ampolla,
petalo su petalo
s’è formata la tua bellezza
squame di cristallo t’hanno accresciuta
e nel segreto della terra buia
s’è arrotondato il tuo ventre di rugiada.
Sotto la terra
è avvenuto il miracolo
e quando è apparso
il tuo lento germoglio verde,
e sono nate
le tue foglie come spade nell’orto,
la terra ha accumulato i suoi beni
mostrando la tua nuda trasparenza,
e come con Afrodite il mare remoto
copiò la magnolia
per formarle i seni,
la terra
così ti ha fatto,
cipolla,
chiara come un pianeta,
e destinata
a splendere
costellazione fissa,
rotonda rosa d’acqua,
sulla
mensa
della povera gente. Generosa
sciogli
il tuo globo di freschezza
nella consumazione
bruciante della pentola,
e la balza di cristallo
al calore acceso dell’olio
si trasforma in arricciata piuma d’oro. Ricorderò anche come feconda
la tua influenza l’amore dell’insalata
e sembra che il cielo contribuisca
dandoti forma fine di grandine
a celebrare la tua luminosità tritata
sugli emisferi di un pomodoro.
Ma alla portata
delle mani del popolo,
innaffiata con olio,
spolverata
con un po’ di sale,
ammazzi la fame
del bracciante nel duro cammino.
Stella dei poveri,
fata madrina
avvolta
in delicata
carta, esci dal suolo,
eterna, intatta, pura,
come semenza d’astro,
e quando ti taglia
il coltello in cucina
sgorga l’unica lacrima
senza pena.
Ci hai fatto piangere senza affliggerci.

Tutto quel che esiste ho celebrato, cipolla,
ma per me tu sei
più bella di un uccello
dalle piume accecanti,
ai miei occhi sei
globo celeste, coppa di platino,
danza immobile
di anemone innevato
e vive la fragranza della terra
nella tua natura cristallina.

Pablo Neruda


© RIPRODUZIONE INTEGRALE O PARZIALE VIETATA SENZA LINK ALLA FONTE: http://www.vegamami.it/

By antonella tomassini

sono vegan e son contenta

2 replies on “Gulash veg di soia, al profumo di cipolla.”

Salve, Ali, ti rispondo alla tua domanda:
…il tuo globo di freschezza
nella consumazione
bruciante della pentola,
e la balza di cristallo
al calore acceso dell’olio
si trasforma in arricciata piuma d’oro.
Nell’ode alla cipolla di Neruda, la balza è un termine poetico per indicare la metafora della schiuma cristallina che si crea quando la cipolla soffrigge a contatto con l’olio caldo e la pentola. Bellissimi versi, per indicare come la cipolla possa essere paragonata a piume d’oro, cosa dire di più?

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