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Pianeta Vegan: intervista a me stessa

1ca550d1-eaf3-4d3d-8aa1-ce86c8350a08Ho iniziato questa avventura, denominata  da me “Pianeta Vegan”, molti anni fa.

Nel corso di tale esperienza ho incontrato persone e animali, che ho voluto intervistare in modo che lasciassero una impronta su questa Terra carica di abusi, sofferenza e distruzioni ambientali da parte dell’uomo.

Da qui nasce l’idea di scrivere un libro, di mettere insieme riflessioni e ricette per un mondo cruelity free. Ringrazio Vegamami, LadyCat e la sua deliziosa famiglia che mi hanno accolto tra le pagine di questo blog e che mi hanno dato la spinta emotiva per poter scrivere.

 

Qualche giorno fa ho incontrato la mia coscienza, che vagava e pensava solitaria per le strade della città con una macchina fotografica,  un blocco notes e una penna.  Camminava a piedi, l’ho fermata e le ho chiesto se avessi potuto intervistarla. L’aria fresca di maggio ha fatto da contorno a questa passeggiata.

img184Che cosa è il Pianeta Vegan?

– È un microcosmo immaginario che si trova nel cuore di tutte le persone, alcuni sono coscienti di avercelo, altri lo ignorano e addirittura negano l’esistenza. Sul Pianeta Vegan non esiste la ferocia, ed è possibile guardare un animale negli occhi per capire che i pensieri degli animali sono simili a quelli che provano gli umani. Vivono, amano, sentono le emozioni proprio come noi, allora perché mangiare i nostri simili?

Come hai iniziato questo percorso e perché?

– Ero adolescente ma non ho trovato molte difficoltà, forse solo preoccupazioni da parte dei miei genitori, che per fortuna sono durate pochissimi giorni. Ho fatto questa scelta dopo che mi hanno assegnato un compito di scuola. Dovevo creare una relazione scritta con foto di un evento che rappresentasse la vita di campagna. All’epoca, mio padre comprava la carne da Michele, un contadino che aveva una fattoria a Martina Franca dove allevava maiali e altri animali per poi ammazzarli. Quel giorno accompagnai mio padre, cogliendo l’occasione per fare qualche foto e vedere come si viveva in fattoria. Il contadino ci accolse felice, stava giusto per ammazzare un maiale. Quello che ho visto dopo non ve lo racconto, perché per me è stato un trauma, un incubo che ancora è presente nel mio cuore. Quel giorno ho smesso di mangiare. Un digiuno lungo due giorni.

fotoHai scritto Pianeta Vegan , Riflessioni e Ricette per un mondo cruelity free con la speranza che il mondo possa aprire gli occhi e cambiare il proprio modo di vita. Quale è il messaggio che vuoi rilasciare al lettore?

– Non c’è bisogno di portare a tavola la sofferenza degli animali, la cucina etica è la dimostrazione di un’alternativa sana e fantasiosa. Cucinare con il rispetto per la vita e quindi con Amore è fondamentale, è come dipingere un’opera d’arte, vedere un bel film, leggere una poesia.

 

Gli animali e il cibo in questo libro sono i protagonisti. A chi è rivolto Pianeta Vegan?

– Ci sono diversi personaggi, c’è la gatta Tamy, c’è l’attivista Alessandro Vettorato, la volontaria Sonia, Rokko il cane felice,  e tanti altri, che in comune hanno appunto il rispetto per la vita. Il libro è rivolto a tutti, soprattutto agli onnivori, a coloro che dicono “ Ah, e cosa mangia un vegano?”, agli scettici, ai vegan, a chi non sa cucinare, e soprattutto è un libro che si può raccontare anche ai bambini, tramite le illustrazioni di Cristiano Cecchini inserite tra le pagine.

Ringrazio la mia coscienza per avermi dedicato un po’ del suo tempo, sperando che il vostro animo possa fermarsi per un attimo a riflettere.

Da Giugno in tutte le librerie

Pianeta Vegan

Riflessioni e Ricette per un mondo cruelity free

Antonella Tomassini

Edizioni mediterranee

Online: http://www.edizionimediterranee.net/


© RIPRODUZIONE INTEGRALE O PARZIALE VIETATA SENZA LINK ALLA FONTE: http://www.vegamami.it/

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