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Gatti massacrati su Fb e denunce (inutili) alla Postale.

Da: you-ng.it

Facebook continua a mietere vittime, tra coloro che non riescono a ragionare di testa ma solo di pancia. È la volta delle fotografie pubblicate su un gruppo del social network nel quale si vedono alcuni ragazzi che mostrano gatti appena uccisi.
Il gruppo (La Nuova Squadra Spaccanapoli 3 nel cuore) è stato palesemente rubato al precedente amministratore, all’incirca nel maggio scorso (periodo in cui smettono di pubblicare i soliti link dedicati al telefilm e la pagina cambia decisamente volto).
Da allora, è tutto un susseguirsi di insulti razzisti (anche verso i meridionali) e di incitamenti alla violenza sugli animali. Gli insulti razzisti hanno scandalizzato poco ma, come ben sapete, appena si toccano gli animali…
E quindi tutti a fare “pubblicità” a questa pagina, dicendo quanto sia orribile e quanto sia necessario chiuderla. Facendo a quella pagina una enorme involontaria pubblicità e permettendole di essere vista un po’ dappertutto. Gli admin, dal canto loro, si limitano a offendere tutto e tutti, insistendo a pubblicare foto in cui cani e gatti vengono squartati. Non che si veda violenza su animali vivi, ma tanto basta per il loro scopo. Che è quello, appunto, di farsi pubblicità.
Ora iniziano anche a girare gli inviti a rivolgersi alla postale, denunciando l’accaduto. Bene, fermiamoci su questo aspetto. I promotori chiedono che vengano identificati i ragazzi ritratti nelle fotografie e che la polizia agisca. Non si capisce in base a quale reato. Gli admin, tra l’altro, sanno che il massimo che può capitare loro è che la pagina venga chiusa; se ne faranno un’altra e ricominceranno a divertirsi come pazzi.
I ragazzi delle foto li ho identificati io, senza chiedere nulla alla Postale. Avrebbe potuto farlo chiunque. Le foto infatti risalgono al 2008 e si tratta di Jaime Ferrero, David Durán, Julián Romero e Carlos Vázquez. La loro storia, quello che hanno combinato e cosa gli è successo la trovate in Rete da soli. Gli admin non hanno fatto altro che prendere le foto da Internet (alcune presenti fin dal 2008) e pubblicarle (insieme a quelle dell’altra tizia che squartava i cani morti), per poi aspettare le reazioni.
Un sistema che funziona sempre, quando si hanno parecchi polli a disposizione. E Internet ne è pieno.

Aggiornamento:

La pagina Facebook risulta attualmente chiusa. Pare ne abbia parlato anche la Tv, anche se nessuno ha fatto notare che le fotografie erano vecchie. E pare che qualcuno, nel segnalare la pagina alla Postale, si sia sentito rispondere che loro si occupano di truffe telematiche e pedofilia, e che non hanno il tempo di stare dietro a quattro imbecilli che su Facebook fanno leva sulla sensibilità delle persone. Ottima risposta.

Fonte: you-ng.it

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