Vivisezione e articolo 14: tutte le novità.

Il relatore Di Giovan Paolo: polemiche alimentate all’interno del Senato.

GEAPRESS – Bisognerà attendere la presentazione dei subemendamenti, fissata in XIV Commissione del Senato per le ore 12.00 di martedì 12 giugno. Poi inizierà l’illustrazione e discussione degli emendamenti al ddl sulla legge comunitaria 2011. Il suo articolo 14, come è noto, prevede misure restrittive alla Direttiva Comunitaria 2010/63/UE, ovvero la cosiddetta “direttiva vivisezione”.

Rimane quasi del tutto intatto l’impianto degli emendamenti presentati lo scorso maggio (vedi articolo GeaPress). Sono infatti stati dichiarati tutti ammissibili tranne uno, il 14.3 presentato dai Senatori Chiaromonte, Amato, Colli e Poretti che prevedeva l’estensione del grado di protezione non solo alle scimmie antropomorfe ma a tutti i primati.

Sia il Presidente della Commissione, Senatrice Rossana Boldi (LNP) che il Relatore, Senatore Roberto Di Giovan Paolo, non hanno presentato alcun emendamento soppressivo, così come anticipato a GeaPress dallo stesso Di Giovan Paolo (vedi articolo GeaPress) che aveva tra l’altro smentito le voci fatte circolare a tal proposito.

Voci prive di ogni fondamento, come sostenuto dal Relatore, oppure un ripensamento a seguito delle polemiche? È probabile che proprio sull’ipotesi di presentazione a loro firma di un emendamento soppressivo, debba ricercarsi la motivazione di una grave dichiarazione riferita ieri in Commissione Politiche Europee, dalla stesso Senatore. Secondo il Relatore del ddl 3129, infatti, l’origine del clima di polemiche relativo proprio all’approvazione dell’art. 14, sarebbe infatti in parte da ricercare tra le stanze del Senato. Chi avrebbe sobillato gettando fango e compromettendo il clima di serenità?

Il Senatore Di Giovan Paolo non aggiunge altro ma secondo indiscrezioni circolate proprio al Senato e captate da GeaPress, un riferimento ci sarebbe. Riguarderebbe una misteriosa Senatrice o Senatore, che avrebbe prima riferito sull’intenzione di Relatore e Presidente nel voler presentare il famoso emendamento soppressivo all’art. 14 e nel frattempo aveva già depositato un suo disegno di legge di tre articoli che aboliva in toto la vivisezione. Non è chiaro chi possa essere tale Senatore o Senatrice.

Al Senato, però, vi è un solo ddl abolizionista, sebbene di quattro articoli. Riporta la firma del Senatore Alberto Filippi ex leghista ed ora nel gruppo CN:GS-SI-PID-IB-FI. Prevede, entro un anno dall’approvazione, la fine totale di ogni sperimentazione e la punizione di chi viola il divieto tramite applicazione dell’art. 727 del Codice Penale. Questo, però, punisce solo l’abbandono di animali e le inidonee condizioni di detenzione. Una punizione peraltro effimera, trattandosi di un semplice reato di natura contravvenzionale che di fatto non fa granché paura neanche a chi abbandona gli animali, figuriamoci ad un colosso della sperimentazione animale. Una piccola ammenda, dovendosi peraltro scartare ogni ipotesi di arresto essendo la pena prevista di gran lunga inferiore alla soglia di punibilità. Noccioline, insomma, rispetto alla fame delle mastodontiche multinazionali della farmaceutica mondiale. In altri termini sarebbe un po’ come vietare improvvisamente alla FIAT di costruire automobili, prevedendo la sanzione di due centesimi per Marchionne. Una proposta, quella di Filippi, sicuramente destinata a rimanere dove è stata presentata e che probabilmente dovrebbe far riflettere chi si mette a correre alla prima apparizione di chimere animaliste. Ad ogni modo nulla può essere addebitato al Senatore Filippi, in merito ad ogni ipotesi di avere alimentato presunti venti di polemiche.

Di polemiche strumentali ha riferito pure la Presidente Boldi, ma neanche lei ha specificato più di tanto.

Dunque, si inizia il prossimo 12 giugno. È probabile, per non dire certo, che il tutto slitterà al prossimo luglio se non addirittura dopo l’estate. La legge comunitaria porta articoli impegnativi, come quello sulla giustizia. Ad ogni modo, prima di iniziare, bisognerà attendere le valutazioni sugli emendamenti delle Commissioni Bilancio ed Affari Costituzionali.

Fonte: GeaPress

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