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Dalla loro parte Veg*

“Non si può convincere nessuno a diventare vegetariano. Si può solo ESSERE vegetariani.”

Vi propongo un articolo letto su laboratorio veg lo trovo molto profondo.

Ma questo è ciò che rimanda a me, se vi va di leggerlo eccolo qui.

Vorrei riportare qui alcune parole, tratte dal libro “Quando bevi il tè, stai bevendo nuvole” di Tich Nhat Hanh, che mi hanno colpito molto perchè esprimono al meglio le mie idee su alcuni punti salienti del mondo veg. Vi servirà qualche minuto per leggerlo ma vi consiglio di regalarvi un momento di riflessione, ne vale la pena.

“Nel Sutra della Carne del Figlio il Buddha racconta la storia di una coppia che, durante un viaggio con il proprio bambino alla ricerca di asilo, si trovò ad attraversare il deserto. Non avendo una chiara idea della distanza da percorrere, quando erano ancora a metà del cammino rimasero senza cibo. I due genitori si resero conto che sarebbero morti ben presto tutti e tre, e che non avevano alcuna speranza di raggiungere il Paese; presero così la decisione di uccidere il loro bambino. Ogni giorno mangiavano un pezzo della sua carne per avere energia sufficiente per proseguire, portandosi poi in spalla il resto della carne del bambino perchè continuasse a seccarsi al sole. Ogni volta che finivano di mangiare un boccone della carne del figlio si guardavano e si chiedevano: “Dove sarà ora il nostro amato bambino?” Dopo aver narrato questa tragica storia il Buddha si rivolse ai monaci e domandò: “Pensate che questa coppia fosse felice di mangiare la carne del proprio figlio?. “No, Onorato dal mondo. La coppia soffriva, mentre era costretta a nutrirsi della carne del figlio”, risposero. Il Buddha replicò:”Cari amici, dobbiamo nutrirci in modo da conservare la compassione nei nostri cuori. Dobbiamo mangiare in consapevolezza. Altrimenti ci accadrà di mangiare la carne dei nostri stessi figli”.

Dopo questa storia, Tich Nhat Hanh parla della fame del mondo e dell’implicazione dell’allevamento del bestiame nei problemi ambientali come il degrado del suolo, dell’inquinamento delle acque e i cambiamenti atmosferici, parte interessante che vi consiglio di leggere ma mi limiterò a riportare la parte seguente, quella che mi ha colpito maggiormente.

“I praticanti buddisti sono vegetariani da più di duemila anni. Siamo vegetariani per nutrire la compassione verso gli animali; ora sappiamo che mangiando vegetariano proteggeremo la terra ed eviteremo di infliggerle danni gravi e irreversibili […] Sono convinto che non sia così difficile smettere di mangiare carne, quando ci rendiamo conto che in questo modo salviamo il pianeta. Le comunità laiche dovrebbero essere coraggiose e promuovere l’impegno ad essere vegetariani almeno per due settimane al mese. Se riusciamo in questo intento, proveremo un senso di benessere. Dal momento stesso in cui faremo questo voto e assumeremo questo impegno proveremo pace, gioia e felicità. […] Prendiamoci cura della nostra Madre Terra. Prendiamoci cura di tutte le specie, compresi i nostri figli e nipoti. Per salvare la terra è sufficiente essere vegetariani. Essere vegetariani in questo caso significa anche non consumare prodotti industriali contenenti uova e latticini. Se noi smettiamo di consumare, loro smetteranno di produrre. Solo un risveglio collettivo può creare una determinazione sufficiente per passare all’azione. […] Secondo l’Università di Chicago essere vegani è più efficace nella lotta contro il riscaldamento globale; un vegano immette nell’atmosfera ogni anno circa 1,5 tonnellate di anidride carbonica meno di un consumatore di carne. […] Chi di noi non ha provato il gusto del delizioso cibo vegetariano? Soltanto se siamo troppo abituati a mangiare carne non possiamo vedere questa verità.”

Altri punti di questo libro mi hanno donato gioia e felicità, come il seguente che mi appresto a raccontarvi:

“Un bambino chiede “Perchè non si può mangiare il pesce?” “Puoi mangiare il pesce, ma se pensi che il pesce soffra allora preferirai non mangiarlo. Se ti importa della sofferenza del pesce non lo mangi; se invece non te ne importa, lo puoi mangiare. Quando ti rendi conto della sofferenza degli animali e delle piante, cerchi di aiutarli a non soffrire; coltivi in te la compassione, sei una persona felice perchè hai la compassione dentro di te. Chi non ha compassione non può essere una persona felice.”

Sfogliando il libro non riesco più a individuare una risposta che condividevo al 100%. Ve la racconto con le mie parole: una signora durante un incontro con Tich Nhat Hanh gli chiese “Come faccio a convincere gli altri a diventare vegetariani?” Lui rispose che non è necessario farlo. Non si può convincere nessuno a diventare vegetariano. Si può solo ESSERE vegetariani.

Questo è il mio pensiero: ESSERE vegetariani può contribuire in modo attivo solo se genera gioia, felicità e compassione. Come diceva Gandhi “Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”.

Lascio a tutti voi le riflessioni in merito…

Cosa sentite dopo aver letto questo articolo?

Siete d’accordo oppure non vi rispecchia?


Fonte: laboratorio veg

By Chandanina

Ciao, mi chiamo Chandana Sara e mi occupo di counselling a mediazione corporea.
Per me parole come ascolto ed empatia hanno una doppia valenza perche` si estendono a tutti gli esseri viventi.
Sono vegetariana da circa 4 anni,vivo nel Salento con il mio compagno e la nostra cagnolina Sunny che un`amica ci ha aiutato ad adottare da un canile fortunatamente gestito da veri amanti degli animali.
Mi piace scrivere e cosi` eccomi qui a coniugare questa passione con l`amore per gli animali.

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