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Il gatto: come evitare che corra pericoli fuori casa.

Molti “padroni” di gatti permettono al loro piccolo amico di uscire da casa senza controllo e in ogni momento, dimenticando che il gatto non è un essere umano, non sa quali sono i pericoli della strada: potrebbe imbattersi in un’automobile, o in una rissa per il controllo territoriale. Insomma, se decidete di adottare un gatto dovete assumervi la responsabilità della sua vita: non potete lasciarlo scorrazzare all’esterno come gli pare e piace.

Come controllare il gatto?

Ci sono molti buoni motivi per tenere i gatti in casa. Vivranno più a lungo poiché saranno minime le possibilità di essere investiti da un’auto, feriti da altre persone o animali, o contagiati con malattie infettive da gatti selvatici.

Ma il micio potrebbe avere desiderio, di tanto in tanto, di uscire all’aperto, soprattutto se si dispone di un giardino proprio o di uno spazio verde recintato.
Un compromesso soddisfacente è spesso quello di permettere al gatto di uscire sotto il nostro controllo.

I gatti, come tutti gli animali, sono esseri intelligenti, in grado di apprendere ciò che gli si insegna.
E questo è tanto più facile quanto più piccini sono.
Quindi, perchè non insegnare al proprio micio a non uscire dal recinto di casa? Certo, all’inizio sarà dura, occorrerà molto tempo (il gatto non è un cagnolino, è vero: spesso tende a fare di testa propria), ma alla lunga ripagherà moltissimo.

 

  • Quando il gattino è svezzato e comincia ad esplorare l’ambiente esterno. In questo periodo è bene che chi si occupa di lui lo segua, proprio come farebbe la mamma.
    A questo punto, ogni qual volta il piccolo si avvicinerà alla recinzione o, soprattutto, al cancello d’uscita, in tono secco e deciso gli si dirà: “NO!“.
    Questo “tirocinio” andrà ripetuto ogni volta che si decide di far uscire il micio.
    In genere, quando sono piccoli, una/due orette al giorno bastano e nel giro di sei mesi/un anno il tirocinio sarà completato. Questo significa che potremo allontanarci per periodi sempre più lunghi dal gatto, contando sul fatto che abbia imparato a non uscire dal cancello e a non arrampicarsi sulla rete.

 

  • Ovviamente è bene continuare a controllare il gatto di tanto in tanto (ogni mezz’oretta per esempio), perchè potrebbero accadere fatti a cui il micio non sa resistere: un altro gatto che entra in giardino, un animaletto da rincorrere…

 

  • Per i gatti adottati in età più anziana (o per chi non ha un giardino di proprietà) una soluzione potrebbe essere un leggerissimo guinzaglietto con imbragatura (non al collo!).
    In questo caso è bene farli abituare per prima cosa alla bardatura. Quindi farli abituare al guinzaglio, mettendolo per brevi periodi di tempo. Infine portarli fuori e seguirli dove vogliono andare (non tentare di “portarli in giro”).

 

  • In certi casi si può attrezzare il giardino contro le fughe (o facili fughe) usando una “recinzione invisibile“: si tratta in genere di recinzioni progettate per i cani, ma qualche modello si può adattare ai gatti. Oppure, si possono utilizzare materiali di rinforzo sulla recinzione esistente. L’ondulato in fibra di vetro sulla recinzione rende difficile o impossibile trovare un appiglio per arrampicarsi. Analogamente l’aggiunta di una porzione inclinata in cima alla recinzione aiuta a trattenere i gatti. Oppure si può realizzare all’esterno una struttura completamente coperta.
Inoltre, va ricordato, che sterilizzare il gatto (maschio o femmina) è sempre indicato, non solo per la sua stessa salute, ma anche perchè sarà meno propenso ad allontanarsi da casa durante i periodi degli accoppiamenti.

Queste disposizioni non sono eccessive se si misura la “controparte”: lasciare uscire il micio senza nessun controllo significa dover mettere in conto che venga investito o che si faccia del male o che finisca in una rissa con gatti o cani randagi.

Pensateci bene prima di adottare un gatto: non è un animale indipendente che sa il fatto suo, è un animale domestico, di cui noi dobbiamo assumerci le responsabilità, proteggerlo e tutelarlo dai pericoli.

16 replies on “Il gatto: come evitare che corra pericoli fuori casa.”

Non è possibile segregare un gatto in casa, sarebbe come tenerlo in gabbia e ciò è una crudeltà…ho perso molti gatti a causa della strada e ne ho sofferto molto…se li avessi tenuti in casa sarebbero ancora vivi ma di certo non sarebbero stati liberi, senza contare che un ambiente chiuso è nocivo alla salute di qualunque creatura.il gatto possiede uno spirito e un cuore liberi,una curiosità innata che li spinge ad esplorare e a superare qualunque barriera imposta dall’uomo; dopo millenni di addomesticazione sono ancora creature selvagge ed indomabili,seguono un istinto innato che mai andrebbe represso ed è questo aspetto riempirli di fascino…l’ambiente esterno è pericoloso,noi possiamo insegnarglielo o tenerli rinchiusi, ma se vogliamo davvero il loro bene dovranno comunque imparare a sopravvivere da soli,anche se a loro spese.

Salve..
Ho tre gatti presi in età post svezzamento quindi due mesi all’incirca..
Vivono in casa proprio perché ho avuto bruttissime esperienze a farli vivere fuori e dato che mi ero affezionata moltissimo mi sono ripromessa di non commettere lo stesso errore.. ma hanno un giardino a loro disposizione ma solo quando siamo in casa e possiamo quindi aprirgli la porta per accedervi.. il giardino non da sulla strada quindi è perfetto se non fosse per un balcone che lo mette in contatto con il cancello che da sulla strada ( dove pur essendoci una scuola e una clinica vicino le macchine corrono!)

Uno dei tre gatti sembra essere più selvaggio o meno quieto degli altri.. non si accontenta del giardino e ha imparato ad uscire fuori .. nonostante sia castrato appositamente per evitare ciò..
Sono riuscita ad abituarlo a tornare dentro casa appena lo chiamo ( merito del premio che riceve quando torna da bravo gatto obbediente)
Ma come fare ad insegnargli a non uscire più?
Inutile dire che i gatti le botte non le considerano neanche..
Gli altri gatti invece stanno tranquilli in quel giardino giocano o si sdraiano al sole senza neanche provare a mettere piede oltre..
Come fare a farlo capire pure all altro??
(proprio ieri ho trovato una gatta investita di fronte casa mia)
È un impresa impossibile?

Buongiorno a tutti,
tra poco mi trasferisco con la mia compagna in una casa di tre piani con 5 locali e giardino. Lei ha due gatti che escono di 4 anni e io due, cresciuti in casa, di 7 anni! Vivo un momento di panico… amo i miei mici. La casa, dalla parte del giardino si apre al nucleo di un paesino pieno di prati e vicoli stretti… ma se si esce dalla parte esterna, in due minuti si è sulla strada secondaria (50 km/h).
Come vi comportereste voi? Già sarà difficile farli convivere….

grazie mille

La casa sembra grande e con numerosi locali… Io proverei ad attrezzare due zone distinte della casa con vari trespoli e cucce a parete (come quelle che mostrano nel programma “il mio gatto è indemoniato” –> http://it.dplay.com/il-mio-gatto-e-indemoniato/ …in questo programma ci sono anche diverse puntate in cui gatti che non vanno d’accordo imparano a convivere). Io sono per la sicurezza, soprattutto per i gatti mai abituati a stare fuori: non li farei uscire senza il vostro controllo. Ci vuole un attimo e finiscono asfaltati… Però solo voi conoscete i vostri gatti e quindi potete sapere cosa è meglio per loro…a volte ci sono gatti che non si possono proprio tenere in casa e, a quel punto, bisogna accettare il rischio e…sperare per il meglio e prepararsi al peggio.
Un’altra soluzione è quella di recintare per bene il perimetro del giardino ed eventualmente mettere anche una rete a copertura. In questo modo potranno uscire in giardino, ma non andare in strada.
Buona fortuna!

io ormai ci ho rinunciato.. è il 4 gatto che mi fanno fuori.. purtroppo vivo a 1mt da una strada trafficata e per quanto mi sono impazzito a mettere reti , vasi etc per non farlo uscire dal giardino non è mai stato possibile evitarlo.. tutti i gatti continuano a scorazzare in giro e inevitabilmente sotto un auto.. tenere un gatto chiuso dentro casa è come carcerare un uomo e illudersi di poterlo “abituare a non uscire dal cancello” è pura utopia.. il gatto è un FELINO e non un animale domestico (per quello cè il cane.. dunque è libero di gestire la propia vita e se vuole correre il rischio la genetica della natura farà il resto..

il ragionamento è un po’ più complesso visto che il gatto non percepisce il pericolo della strada basta solo vedere le percentuali di gatti morti investiti.
quindi portarlo fuori si, ma in sicurezza altrimenti per il suo bene è meglio lasciarlo in casa.
il problema è proprio qui perché bisognerebbe lasciarlo in casa solo meno tempo possibile e poter interagire con lui quanto più possibile così facendo il gatto non sentirà nessun bisogno di andare fuori anzi vorrà stare sempre al vostro fianco.

se avete a cuore i vostri mici non permettete loro troppa libertà…la fuori e denso di pericoli per loro. o forse siete come la mia vicina che una volta trovato morto per strada (il micio era messo molto male ma a quanto pare ancora si muoveva un po) lo ha gettato nel bidone dell’umido??????????????? :/ :/ :/

Io vivo in campagna, ho molti gatti e purtroppo molti vengono investiti..ma dire “se tenete ai vostri gatti non permettete loro troppa libertà” penso sia un controsenso..io ho dei gatti che stanno in casa perché da piccini hanno perso la loro mamma e altri che stanno fuori perché sono cresciuti lì, e se posso dire la mi il gatto che sta fuori non ha mai avuto problemi, non abbiamo mai dovuto chiamare il veterinario per uno di loro, mentre per quelli in casa si..non è vero che sterilizzazarli o segregarlo in casa faccia loro bene. Ho molta esperienza in queste cose.

Ciao amici, sono padrone di un bellissimo gatto vivace. Abito in campagna e pur disponendo di un giardino condominiale, affianco passa una strada asfaltata che porta verso i campi abbastanza trafficata da mezzi che corrono. Dopo un anno di tranquilla vita in casa, l’altra sera ha scoperto il mondo esterno per sbaglio, e adesso piange tutto il giorno per uscire. Avete dei consigli pratici per evitare che faccia una brutta fine? Recintare ulteriormente tutto il perimetro è fuori discussione. Vi prego, se avete delle soluzioni pratiche, che siano vecchi trucchi o mezzi tecnologici, datemi una mano, sono 3 giorni che vivo nell’angoscia!

Purtroppo, secondo la mia esperienza, non c’è molto da fare… Tutto dipende dal carattere del gatto: ci sono gatti più casalinghi e gatti più selvatici…
Puoi provare con il feliway diffusore, una specie di “profumo per ambienti” che diffonde feromoni tranquillizzanti… Ma anche questi non sempre funzionano. Però ti conviene provare!

Ciao..volevo sapere come ai rusto il.problema se lo ai risolto xk anche io mi trovo nella stessa storia e nn so come fare..dopo 6 anii che ho cresciuta la mia gatta sempre dentro casa .a facevp uscire io ogni tanto ho cambiato casa e ho avuto la posibilita di lasciaa un po fuori nche xk nn si allontanava e tornava subito a casa..una sera e scappata e finita dentro un giatfino con dei cani e me l hanno ucisa..fatalita avevo presso 2 mesi prima un gattino e questo e mto innamorato di stare fuori e nn so come far…

Ieri è morto il mio gatto, l ho lasciato andare in giro come un irresponsabile. Lui era amato da tutti e si divertiva ad andare a caccia immagino seguendo il suo istinto, era castrato, ma sereno e felice.
Ero preoccupato ma l ho sempre visto vedere le auto e non attraversare senza rendersi conto del contesto.
Non adottero’ più un gatto perché non penso che privarlo del suo istinto, non faccia per me

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