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Diminuiscono gli animali morti e scappati per i botti

ROMA – È meno grave dello scorso anno il primo bilancio relativo agli animali morti e scappati per colpa dei botti di questo Capodanno, secondo le prime segnalazioni raccolte dall’Aidaa. Fino a questa mattina al telefono e all’indirizzo e-mail dell’associazione animalista erano arrivate segnalazioni di 24 cani uccisi dai botti e circa 350 fuggiti; circa 70, invece i gatti morti e più di 250 fuggiti. Secondo l’Aidaa, sarà comunque possibile fare un quadro completo della situazione nel pomeriggio quando arriveranno le segnalazioni anche da diverse realtà dove le ordinanze anti botti erano attive, ma soprattutto le segnalazioni dei volontari dell’associazione relative agli animali randagi specialmente nelle regioni del sud. Lo scorso anno il bilancio finale stilato dall’Aidaa registrava circa 500 gatti ed altrettanti cani morti oltre a circa 4.000 altri animali morti, tra domestici e non. Erano state circa 1400 le segnalazioni di animali fuggiti e poi ritrovati nei giorni successivi alle feste di Capodanno. Le zone da cui sono arrivate le segnalazioni di gatti e cani morti e fuggiti – conclude la nota dell’Aidaa – sono la Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Toscana e, comunque, nella maggior parte dei casi, da località dove non c’erano ordinanze anti botti, nonchè da Milano, dove in periferia, specialmente nella zona di Baggio, del Giambellino ed in via Padova, l’ordinanza è stata fortemente disattesa.

Fonte: ansa.it


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One reply on “Diminuiscono gli animali morti e scappati per i botti”

Purtroppo con il passare delle ore il bilancio si è aggravato. La mia impressione è che questa sia solo la punta di un iceberg: quanti potranno essere i randagi non trovati o di cui nessuno ha mai dato comunicazione? Ed ancora quanti sono gli uccellini, gli scoiattoli, i leprotti o ancora cani e gatti che vagano per giorni e giorni disorientati e finiscono sotto le auto o vittime di altri incidenti? Se ai piani alti qualcuno (mi riferisco a Ministri&Co) è davvero intenzionato a cambiare le cose è meglio che si incominci da adesso e non ci si riduca come al solito agli ultimi giorni dell’anno o peggio a rilasciare stucchevoli e retoriche dichiarazioni a posteriori, quando il danno è ormai fatto.

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