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Dalla loro parte

Di animalisti che… “l’uomo va ucciso” (atrocemente, se cinese).

“Sai qual è l’unico modo che fermerà la violenza sugli animali? Lo sterminio della razza umana. Ci sono tanti video su YouTube che mostrano violenze sugli animali di ogni genere…non c’è altra soluzione: l’uomo deve estinguersi.”

Premessa: non sono l’incarnazione di Buddha, mi arrabbio spesso, non provo amore incondizionato per qualsiasi umano incroci la mia strada, mi infastidiscono diverse categorie di persone.

La rabbia è un sentimento che non lascia ragionare. Alcune persone provano così tanta rabbia che ucciderebbero chiunque vada contro il loro credo. Nella nostra quotidianità sono le cose “straordinarie” (quelle che escono dalla normalità) che fanno scalpore  e che ci rimangono impresse (come certi video o foto impressionanti). Su YouTube ci sono almeno il triplo di video in cui si vedono gesti “buoni” nei confronti degli animali. Ma questi non fanno arrabbiare e non fanno “parlare” la gente.

Questa rabbia si accumula e sfocia poi in comportamenti irrazionali (solo auspicati per iscritto o anche messi in atto). Se tutti i giorni ti ripetono che X è il nemico, ti fanno vedere che X fa cose orribili, che X se ne frega di quello che pensi…è comprensibile che poi quando ti ritrovi davanti a X ti venga voglia di vederlo KO.
Io sono estremamente in collera con chi pubblica sul web video e foto di maltrattamenti e abusi. Perchè è violenza gratuita che non porta a nulla. Dalla violenza si può generare solo altra violenza.

L’ho già detto tante volte, penso che sia inutile vedere quanto di brutto l’uomo possa fare agli animali, a se stesso, al mondo. Penso che il nostro compito sia mostrare agli altri i buoni comportamenti. Sarò ingenua, ma io continuerò a seguire questo mio modo di vedere, finchè non mi dimostreranno che mostrare violenza può essere istruttivo. In fondo…lo sappiamo già che nel mondo ci sono delle cose orribili…non c’è bisogno di continuare a mostrarlo a tutti. Mostriamo quanto di bello possiamo fare per cambiare queste cose!
Per quanto riguarda le frange estremiste presenti nel mondo animalista…ne sono molto spaventata. Sinceramente ho sempre tentato di mantenermi nel “giusto mezzo”, ma…per alcuni scegliere questa via significa essere degli “smidollati” che non riescono a far valere le proprie posizioni.

Anche io perdo la pazienza, anche io mi arrabbio, anche io non sopporto chi fa del male agli esseri viventi. Ma…allora cosa dovremmo fare? Ammazzare tutti i violenti? Augurare loro i peggiori mali? Bel modo per trasmettere il nostro pensiero…

Abbiamo gli estremisti negli stadi che alla prima occasione iniziano a far casino e a sfasciare la qualunque, incendiare macchine, fare le cariche contro tifoserie avversarie (senza badare ad anziani, donne e bambini) e/o contro le forze dell’ordine;
Abbiamo gli estremisti nelle forze dell’ordine che, con tanto di manganello in mano, spaccano la testa a chicchessia e anziché difendere il cittadino lo conciano per le feste (e, in certi casi, lo mandano pure in obitorio);
Poi ci sono quelli che manifestano con la speranza di far casino; quelli che dinnanzi ad una catastrofe come lo Tsunami in Giappone dicono “speriamo ne arrivi un altro che completi l’opera uccidendo le eventuali merde rimaste” (parole da me lette da una veg*animalista, come se tale catastrofe facesse distinzione tra innocenti e assassini, buoni e cattivi, e non spazzasse via anche bambini, anziani, donne e animali innocenti – e menomale che siamo veg* per rendere migliore questo mondo, come se stragi e genocidi favorissero la causa).
Infine, se fai parte di uno di questi gruppi e fai notare che “qui si esagera con toni e riferimenti”, ecco che vieni tacciato di “malafede, stoltezza, ignoranza” e quindi basta dire “ma” che diventi praticamente il nemico da combattere, insultare, denigrare”.
Insomma, da un pensiero nobile, da un lavoro nobile, da un credo nobile, si arriva troppo spesso all’esagerazione, all’estremismo, e questo è un enorme sbaglio a mio parere.
Perché è così difficile mantenere toni moderati?Eppure, nella storia dell’uomo, di esempi pratici e positivi ne abbiamo avuti davvero tanti.
Ci sono tifoserie che applaudono sportivamente alla meritata vittoria della squadra avversaria; membri delle forze dell’ordine che rischiano la vita per difendere quella dei cittadini tutti (persone “pulite” e non); manifestanti che mai passano alla violenza e solo con sit-in, bandiere, striscioni – senza gridare, senza uscire fuori dai percorsi autorizzati, senza incendiare e danneggiare alcunché – manifestano pacificamente per la loro causa; vegetariani/vegani/fruttariani/animalisti che esprimono pacificamente la loro posizione senza insultare né criticare né “odiare” chi non la pensa come loro.
Quindi perché in tanti hanno difficoltà a seguire questi esempi?Gandhi ottenne molto più con la nonviolenza di quanto abbia fatto qualunque guerrafondaio nella storia dell’uomo.
Non si può vincere l’odio con l’odio, non si può ottenere la pace con bombe; mitra e carri-armati, non si può fermare un’inondazione con l’idrante né un incendio col lanciafiamme.
Non si può cambiare l’opinione delle persone con l’estremismo, dando loro degli sporchi assassini figli di *** perché non la pensano come noi.
A me inizia a dar fastidio questo modo di fare e quindi mi dissocio totalmente da simili atteggiamenti.
Datemi dell’illuso se vi fa piacere, chiamatemi sognatore ma… so con certezza assoluta di non essere il solo a pensarla così e anche se lo fossi continuerei a credere di essere nel giusto.

Continuerò ad immaginare un mondo almeno un po’ migliore

Continuerò a credere che gli estremismi siano sempre sbagliati.

Una forma di violenza ne genera un’altra. Solo interrompendo questo ciclo si può sperare in una qualche soluzione, ma nessuno sembra disposto a fare il primo passo. La guerra non distrugge solo le cose, essa distrugge i rapporti umani. (Tiziano Terzani)

[…] Mostra quotidianamente immagini di guerra e distruzione e la guerra diverrà “normale”. Mostra quotidianamente immagini di pace e quiete e la guerra si allontanerà sempre più. L’uomo assimila tutto ma spesso lo fa in malo modo e quindi è meglio mostrare “positività” anziché una profonda “negatività”.

DarkWolf [1]


L’ultima tendenza del social network è quella di additare la popolazione cinese di qualsiasi nefandezza possibile ed immaginabile ed auspicare la sua futura repentina estinzione, possibilmente violenta e dolorosa. Tutto ciò perché qualche demente vestita da Lamù si diverte a far del male a qualche povero animale, perché in qualche regione dimenticata da Confucio qualcuno ancora mangia i cani, per via dell’invidia di una certa economia invasiva ed a buon mercato, perché via Paolo Sarpi non è più la stessa. Insomma… i cinesi, questo male estremo da estirpare assolutamente e con ogni mezzo, persino con due righe sconnesse scritte su facebook.

Raramente mi era successo di rilevare tutto questo astio generale verso una popolazione. Eppure sono ben un miliardo e trecento milioni e, se posso dire la mia, non tutti mangeranno cani, sezioneranno animali da compagnia, provocheranno tumori ai ricchi figli dell’occidente con i loro giocattoli non a norma CEE.

Considerato che in taluni paesi il coniglio è esclusivamente un animale da compagnia e che qui nel belpaese è un classico della buona cucina, ad essere sinceri non ho mai visto nessuno dei nostri contatti esteri inveire contro l’ Italia e gli Italiani. Se sapessero, poi, che gli italiani son soliti interessarsi anche a ricci ed istrici, se opportunamente cucinati,  son quasi convinto che non se la prenderebbero con la nazione sana e tutti i suoi abitanti.

VeganRiot [2]



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Questo articolo è composto da opinioni personali più alcune fonti esterne.

Fonti [1] [2]

2 replies on “Di animalisti che… “l’uomo va ucciso” (atrocemente, se cinese).”

L’opinione di Ghandi è una pure utopia, anche se inutili e brutali le guerre purtroppo ci saranno sempre, come purtroppo ci sarà sempre chi farà male agli animali. E’ sbagliato dire di non far vedere violenza in televisione, se non si facessero vedere ogni tanto animali vivisezionati o conigli squartati per il mondo delle pelliccie, molte persone sarebbero ignare di tutto ciò o saprebbero solo superficialmente dell’esistenza di alcuni fatti. E’ bene che la gente si renda conto della cattiveria che c’è nel mondo, perchè il mondo non è tutto rosa, non ci sono solo cose positive e dobbiamo renderci conto delle cose negative che accadono e delle persone cattive che esistono. Se in televisione non si parlasse mai di vivisezione o se su youtube non ci fossero video di alcuni laboratori, magari noi stessi continueremmo a comprare prodotti testati senza saperlo, convinti di non fare del male a nessuno. Se non sapessimo che oltre le pelliccie di visone o di volpe anche quelle piccole intorno ai cappucci di alcuni giacconi sono fatte di coniglio, continueremmo a comprarle pensando siano sintetiche. Va bene pensare ad un mondo migliore, ma non illudersi e tapparsi gli occhi, perchè non si risolve assolutamente. Nel mondo esistono le cose belle come quelle brutte ed entrambi vanno viste nello stesso modo, perchè tutti dobbiamo renderci conto della realtà che ci circonda. Anche io spero in un mondo migliore, ma spero anche in una giusta fine per qualsiasi maledetto faccia del male agli animali .

io credo in una giusta via di mezzo, CREDO nell’informazione realistica, che espone i fatti e non a quella che li rende morbosi per farenumero, con inutili particolari crudi e violenti.
sono convinta che non sia necessario vedere un animale squartato per convincersi che le pellicce non vadano comprate perchè è la sensibilità delle persone che guarda che fa la differenza e non quello che si vede, se fosse x l’immagine in se allora saremmo tutti veg* visto l’esposizione di poveri cadaveri animali in tutte le macellerie, no?
la rabbia è un sentimento umano, ma l’energia negativa che genera potrebbe essere ripulita e canalizzata a sviluppare sentimenti positivi come la compassione.. è comodo pensare che tanto il mondo non cambierà mai ed avere la scusa per non muovere un dito, cominciamo invece a migliorare noi stessi giorno dopo giorno, come si dice “pensa GLOBALE e agisci LOCALE”..

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