Campagna “8hours”: via libera dal parlamento UE.

Il trasporto degli animali vivi non dovrà più superare le otto ore. Questa l’istanza presentata da alcuni europarlamentari, tra cui l’Idv Andrea Zanoni, che potrà quindi essere presentata alla Commissione e al Consiglio europei per chiedere che diventi vincolo per tutti i Paesi aderenti all’UE. Prima approvazione ufficiale del documento, nato per dare voce nelle istituzioni dell’Unione alla campagna “8hours” lanciata da Animal Angels.

Un deciso passo in avanti affinché si possa porre un definitivo stop alle sofferenze e al maltrattamento degli animali, spesso trasportati in spazi ristretti e con scarsa o nessuna possibilità di movimento. La dichiarazione approvata prevede il limite delle otto ore anche per bovini, ovini e altri esemplari destinati alla macellazione, costretti ora a interminabili viaggi della durata anche di ventiquattro ore.

Soddisfazione di Andrea Zanoni, insieme al danese Dan Jorgensen, all’olandese Esther de Lange, al ceco Pavel Poc e allo svedese Carl Schlyter firmatario della documentazione approvata:

Si tratta di una pietra miliare della protezione degli animali in Europa. Da oggi possiamo rivolgerci a Commissione e Consiglio affinche’ questa decisione diventi un obbligo inderogabile in tutti i 27 Paesi membri.

Grazie a questo testo, il Parlamento europeo può ufficialmente chiedere a Commissione e Consiglio di riesaminare il regolamento n. 1/2005 al fine di introdurre un limite massimo di 8 ore per il trasporto di animali che dovrà essere rispettato sempre e comunque.

Positivo anche il commento del presidente dell’ENPA, Carla Rocchi, che sottolinea le gravi sofferenze a cui gli animali sono costretti prima di raggiungere i luoghi di macellazione:

Naturalmente, l’unico modo per tutelare gli animali è quello di non ucciderli, neanche a fini alimentari. Tuttavia, le condizioni in cui ogni anno sono costretti a viaggiare centinaia di migliaia tra bovini, caprini, suini e ovini, rappresentano un vero e proprio inferno. E non c’è da meravigliarsi se molti di loro, stipati gli uni sugli altri, traumatizzati dal trovarsi all’interno di uno spazio tanto angusto, privi di cibo e acqua, perdono la vita prima di arrivare a destinazione.

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