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Gli alimenti tossici per i cani.

cane-abb-250Molti alimenti umani sono tossici per i nostri cani: cioccolato, cipolle, uva, cibi ammuffiti, noci di macadamia, xilitolo; anche piccole dosi possono essere letali.
Il successo terapeutico è dato dalla tempestività con cui avviene l’intervento del veterinario; mai ricorrere al fai-da-te: servono interventi e terapie specifici!

Cioccolato
Il cioccolato è la sostanza più comunemente ingerita dagli animali da compagnia.
La tossina primaria è la teobromina, una metilxantina che si riscontra nel cacao e nel cioccolato amaro, fondente e al latte; alcuni tipi di cioccolato contengono una seconda metilxantina, la caffeina (che si può riscontrare anche il thè, caffè, pillole dimagranti ed alcune bibite gassate es. Coca Cola)

  • meccanismo d’azione: la metilxantina inibisce la fosfodiesterasi, un enzima che innesca una serie di reazioni a cascata nella risposta “combatti o fuggi” a livello del sistema nervoso simpatico (SNA)
  • segni clinici: si rilevano entro 1-4 ore e comprendono sintomi gastroenterici (vomito e diarrea), segni neurologici (ipereccitabilità, debolezza, atassia, crisi convulsive e coma)
  • segni clinici cardiaci: extrasistoli ventricolari o altre aritmie cardiache che possono causare morte
  • dose tossica: la tossicità è data dalla quantità totale di metilxantina ingerita; per ottenerla bisogna sommare il contenuto di teobromina e di caffeina.
    La dose letale (DL) è circa 110-mg/Kg, ma l’animale può mostrare sintomi di intossicazione anche a dosaggi inferiori (i soggetti intossicati vomitano e diventano irrequieti anche dopo l’ingestione di 20 mg/Kg di metilxantina, presentano aritmie  con soli 40-50 mg/Kg e crisi convulsive con dose di 50-60 mg/Kg)
  • trattamento: induzione dell’emesi  entro 2 ore e somministrazione di carbone attivo (dato che la metilxantina va incontro ad intensa circolazione epatica, il carbone attivo va somministrato ogni 3 -6 ore), controllo delle convulsioni per mezzo di somministrazione di diazepam (EV fino ad effetto), fluidoterapia (per favorire l’escrezione renale del tossico), trattamento delle aritmie
  • prognosi: buona se il trattamento avviene entro poche ore dall’ingestione

Avvelenamento da cipolle
Rappresentano una minaccia sia le cipolle crude che quelle cotte; a seconda della quantità assunta possono provocare intossicazione acuta (dosi elevate) o tossicità cronica (piccole dosi).

  • meccanismo d’azione: le cipolle causano denaturazione ossidativa dell’Hb (emoglobina) con formazione di corpi di Heinz (precipitati di Hb ossidata all’interno dei globuli rossi) e formazione di metaHb; i globuli rossi danneggiati risultano meno deformabili e vanno più facilmente incontro a lisi con conseguente emolisi intravascolare.
    L’emolisi extravascolare si presenta quando i corpi di Heinz vengono eliminati dai globuli rossi attraverso la milza
  • segni clinici: inizialmente ci sono disturbi gastro-enterici (vomito e diarrea); l’anemia rende poi l’animale letargico, intollerante all’esercizio, pallido, con mucose cianotiche o itteriche.
    Possibile emoglobinuria (presenza di Hb nell’urina) 
  • diagnosi: anamnesi per ingestione di cipolle, anemia rigenerativa associata a formazione di corpi di Heinz/emolisi/ittero/analisi delle urine con emoglobinuria
  • trattamento: emesi entro 2 ore dall’ingestione, somministrazione di carbone attivo, fluidoterapia per favorire l’escrezione renale, eventuale trasfusione di sangue
  • prognosi: buona

Uva ed uva passa
Uva ed uva passa causano insufficienza renale; la dose più bassa riportata come tossica è, nel cane, di 20 g di uva passa per Kg di peso corporeo.
Per un cane di 8 Kg circa sono tossici circa 4-5 grappoli, mentre per uno di taglia piccola ne bastano 1 o 2 anche se l’animale ha ingerito uva in precedenza senza aver mostrato segni di intossicazione.

  • meccanismo d’azione: non è noto, così come non lo è l’agente tossico
  • trattamento: emesi entro 6-12 ore dall’ingestione, fluidoterapia per almeno 48 ore se l’uva o l’uva passa sono state eliminate con il vomito (a meno che non si abbia la certezza che tutta la frutta ingerita è stata espulsa e che l’emesi è stata indotta subito)

Alimenti ammuffiti
La muffa può crescere su frutta, noci, formaggio, concime organico e carcasse di animali morti ai margini delle strade; esiste un’ampia gamma di miceti che possono produrre diverse tossine il cui effetto complessivo è lo stesso.

  • segni clinici: tremori che progrediscono in crisi convulsive, turbe gastroenteriche (vomito e diarrea); i segni neurologici possono arrivare fino al coma
  • trattamento: decontaminazione precoce; generalmente gli animali che muoiono lo fanno entro le prime 2-4 ore.
    Si somministrano anticonvulsivanti/tranquillanti (es. diazepam); il contenuto può essere necessario anestetizzare l’animale con propofolo o barbiturici
  • diagnosi: può essere effettuata, se il proprietario vuole individuare la causa, inviando il contenuto dello stomaco o il materiale vomitato ad un laboratorio che effettuerà la gascromatografia per la ricerca delle più comuni sostanze tossiche

Noce di macadamia
La dose tossica è di circa 1 noce per Kg di peso corporeo dell’animale.

  • segni clinici: debolezza, depressione, vomito, atassia, tremori entro 24 ore dall’ingestione
  • terapia: la maggior parte dei cani può essere gestita con terapia di supporto domiciliare, ma quelli con malattia preesistenti o quelli anziani andrebbero ospedalizzati

Xilitolo
È un dolcificante ipocalorico che si trova in gomme da masticare, caramelle ed alcuni prodotti da forno.

  • meccanismo d’azione: dopo l’assorbimento dello xilitolo viene stimolato il rilascio di insulina per diverse ore con conseguente ipoglicemia i cui segni clinici si possono riscontrare già dopo 15′-20′.
  • trattamento: induzione dell’emesi o infusione di destrosio a velocità costante per i cani sintomatici; per quelli asintomatici può essere sufficiente somministrare pasti frequenti con aggiunta di zuccheri.
    Dopo l’ingestione di xilitolo alcuni cani hanno sviluppato insufficienza epatica, quindi si dovrebbero monitorare i valori del fegato

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